di: Luigi Pirandello
Compagnia: Teatri Perplessi
Durata: 60
Cerco di mettermi a nudo di fronte alla vita cercando di non mentirmi, di non vivermi a metà, di non restare in questo limbo tra realtà e fantasia. Le emozioni si susseguono e gli avvenimenti mi sovrastano con tale forza che mi sento schiacciato. Mi domando se sia giusto reagire o soccombere. Mi domando dove sto andando e chi sono e quale maschera sto sfoggiando in questo momento della mi vita.
Voglio qualcuno che condivida il resto della mia vita, i miei pensieri più profondi, conosca i miei particolari più intimi, qualcuno che starà al mio fianco che mi aiuti a non cadere nel baratro di un’esistenza artificiale.
Combatto l’ipocrisia figlia di un mondo basato sulle buone maniere e la buona società e mi scontro con la menzogna che mi aiuta a proteggermi dietro le mie mille personalità.
La mia vita è un magazzino dove lascio oggetti, persone, emozioni e sentimenti e a volte poi me ne dimentico; a volte invece ci ritorno e comincio a rispogliarle a ritrovarle e a risentirle mie. Ma il passato non torna mai e quando guardo il mio magazzino mi rendo conto che la razionalità, la paura e l’ingenuità molte volte hanno vinto di fronte al mettere al centro di tutto, me stesso e il mio bene.
Arrivato alla fine della mia vita vorrei potermi girare indietro e guardare il mio passato e piacevolmente stupirmi che ogni scelta che ho fatto è stata quella giusta, che sono penetrato nella mia anima e nell’anima delle persone che ho incontrato e ho lasciato loro un po’ di me.
Per ora continuo ad aprire porte in questa strada piena di insidie e incertezze
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