Ti Racconto Un Libro 2009

2 , 4 e 8 dic 2009


L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE

alternative

di: Milan Kundera

Compagnia: Gli Ammazzacaffè

Durata: 60

Martedì 20 agosto fu un tipico giorno estivo, caldo, con un sole velato. Praga era piena di turisti, intere famiglie passeggiavano o sedevano nei parchi. La città, anzi, l’intero paese era tranquillo… era inconcepibile pensare che nel giro di poche ore i carri armati sovietici ci avrebbero assalito…

A. Dubček, Il socialismo dal volto umano


Cos’è leggero? E cos’è pesante?
I carri armati o l’anima?
La paura o le idee?
L’amore o la passione?
La Venere di Milo o Brigitte Bardot?
Raffaello o Andy Warhol?
Beethoven o i Rolling Stones?


La vita è leggera perché si vive una sola volta, ma il vivere una sola volta non consente possibilità di ripensamento, quindi il peso dell’essere diventa insostenibile.
Tereza ama Tomáš, Tomáš ama Sabina, Sabina (almeno per qualche tempo) ama Tomáš.
Ci sono persone che non possono fare a meno di innamorarsi di chi vola lievemente nell’aria, tra il fantastico e il possibile, mentre altre vengono respinte dai loro simili e trascinate dalla compassione verso le anime pesanti.
Ci sono persone che camminano e altre che riescono a volare, nonostante la morale, nonostante i ricatti, e nonostante la Storia che, cinica e beffarda, stravolge completamente il loro mondo.


Pražské jaro. Ovvero la Primavera di Praga. Una breve stagione di liberalizzazione avviata da Dubček che la Cecoslovacchia vive tra il gennaio 1968 e il 20 agosto dello stesso anno, quando i carri armati russi invadono il paese per ristabilire l’ortodossia politica.


Introduzione del Prof. Sergio Chiodini