di: Ignazio Silone
Compagnia: Ariel
Durata: 60
Il romanzo racchiude in sé un intero mondo: il mondo dei "cafoni". Fontamara è «un antico e oscuro luogo di contadini poveri situato nella Marsica,
a mezza costa tra le colline e la montagna», dove i giorni, come i soprusi, si ripetono sempre uguali.
Una serie di fatti «imprevisti incomprensibili» sconvolgono però l’esistenza di questo microcosmo. L’avvento del fascismo, giù in pianura, ne viene a turbare la vita «stagnante da tempi immemorabili», a tal punto da portare i suoi abitanti alla fame. La loro incapacità di comprendere questi cambiamenti diventa una colpa, e così, inconsapevolmente, il piccolo paese finisce per essere conosciuto come covo di agitatori.
Ignazio Silone: biografia
Pseudonimo e poi, dagli anni sessanta, anche nome legale, di Secondo Tranquilli (Pescina, 1º maggio 1900 – Ginevra, 22 agosto 1978), è stato uno scrittore e politico italiano. Può annoverarsi tra gli intellettuali italiani più conosciuti e letti in Europa e nel mondo. Il suo romanzo più celebre, Fontamara, emblematico per la denuncia di oppressione e ingiustizia sociale della condizione di povertà, è stato tradotto in innumerevoli lingue.
Per molti anni esule antifascista all’estero, ha partecipato attivamente ed in varie fasi alla vita politica italiana, animando la vita culturale del paese nel dopoguerra; come scrittore è stato spesso osteggiato dalla critica italiana e solo tardivamente riabilitato, mentre all’estero è stato sempre particolarmente apprezzato.